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Buongiorno dreamers,

Notate qualcosa di strano? Qualcosa di diverso? Mi sento un po’ come quando tornate a casa dal parrucchiere e sperate che il vostro ragazzo commenti il nuovo look, o che almeno se ne accorga.
Ebbene sì, le cose qui stanno cambiando. Ho chiuso un capitolo della mia vita e ne ho iniziato un altro.
A volte le cose cambiano con noi, altre volte noi cambiamo grazie a alle cose che ci circondano… e non sempre queste cose riescono a tenere il nostro passo.
Ma andiamo con ordine.

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Vi presento Kiki, il mio nuovo capitolo.

Come avrete visto il blog ha cambiato nome, da Fashion Dupes a Kiki Tales. Ma chi é questa Kiki?
Per spiegarvelo scomoderò addirittura Bukowski.
“There’s a bluebird in my heart that
wants to get out
but I’m too tough for him,
I say, stay in there, I’m not going
to let anybody see
you.
[…] there’s a bluebird in my heart that
wants to get out
but I’m too clever, I only let him out
at night sometimes
when everybody’s asleep.
I say, I know that you’re there,
so don’t be
sad.

Questo uccellino blu è Kiki e Fashion Dupes era diventata a lungo andare la sua gabbia.

Quando ho aperto il blog avevo creato un bosco in cui poterlo lasciar volare, ma lui nel corso del tempo è cambiato… è cresciuto. Quel bosco si era trasformato ai suoi occhi in una foresta, i rami intricati gli impedivano di volare senza confini e fare tutte le evoluzioni che tanto adora.

C’era sempre qualche albero o recinto che lo fermava. Dalla gioia di avere un giardino all’angoscia di non poter raggiungere l’orizzonte. A questo aggiungete la paura di allontanarsi da casa per iniziare una nuova avventura. Troverò fuori di qui gli stessi alberi? Non mi scotterò cercando di raggiungere l’orizzonte?

Eppure Kiki era sempre lì e cresceva con le sue richieste di spazio e libertà.

Da quando è diventato difficile rispondere alla domanda cosa vuoi essere da grande? Da quando abbiamo smesso di credere nei nostri sogni e nella possibilità che si può scappare dalla routine e cambiare vita, nonostante i mille ostacoli?
E quanto è difficile fare scelte controcorrente, quanto è difficile dire sì quando tutti ti dicono di dire no? Di decidere di prendere la strada più incerta, dove non ti accompagnerà nessuno?
Insomma di cambiare totalmente vita?

Certo, ogni scelta porta dei cambiamenti nella vita, questo lo so, ma troppo spesso stiamo solo sopravvivendo scegliendo l’opzione che ci fa meno male, non quella che crediamo ci faccia stare bene.

Lo so, sono molto giovane, di ostacoli ne avrò ancora tantissimi. Ma questi ultimi anni non sono stati facili. E Kiki era lì. Nei momenti più bui lei faceva sentire la sua presenza, la sua sofferenza si univa alla mia. E nei momenti di gioia facevamo bellissime piroette in cielo.

Il 2016 é iniziato nel peggiore dei modi, e questi ultimi mesi sono stati veramente difficili.
Avete presente quando ogni cosa intorno a voi crolla?
State salendo una scala e dietro di voi tutti gli scalini cadono ad ogni vostro passo, non potete tornare indietro, ma solo andare avanti cercando di non cadere con loro.

In questa corsa ossessiva ho deciso di fermarmi e, ancora una volta, far scegliere a Kiki.
Lascio sempre a lei l’ultima parola nelle scelte più difficili quando io perdo ogni armatura. Come quando ho deciso di trasferirmi a Milano con uno stipendio da stagista, e poi di mollare il lavoro da tutti definito perfetto per tornare sul mio lago e inseguire i miei sogni.

Cambiare il nome al blog, il primo passo importante verso la nuova vita, è stata una scelta sconsigliata da tutti, ma io avevo bisogno di questo cambiamento e spero che continuerete a seguirmi in questa nuova avventura. Kiki è la parte migliore e più complica di me. Ho deciso di darle finalmente il suo spazio, qui sul blog. Sarà una nuova parte importante della mia nuova vita!

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Perché Kiki Tales?

Beh ora che avete conosciuto Kiki mi pare d’obbligo spiegarvi perché ho scelto questo nome.
Kiki è il soprannome con cui mi chiamava mio nonno, anche se lui lo scriveva Chichi, ma non piaceva la pronuncia inglese associata a Tales. Rischiavo di essere scambiata per chichita-les. Quindi sentiamoci un po’ più giovani e aggiungiamo queste “k”.

Tales, ovvero storie, perché quello che mi ha spinto ad aprire il blog è stata la voglia di raccontare e condividere le mie esperienze e le mie passioni.

All’asilo mi piaceva prendere una sedia, salirci in piedi e iniziare a raccontare le favole agli altri bambini, che si radunavano intorno a me formando un cerchio. Non so per quale motivo lo facessi o come riuscissi a monopolizzare l’attenzione, ma le maestre me ne sono eternamente grate! 

Quella sedia negli anni si è trasformata prima in un forum, poi nelle mie foto su Flickr ed infine nel blog. Io sono sempre qui in piedi pronta a raccontarvi una storia, e c’è sempre uno spazio nel cerchio intorno a me per chi è interessato ad ascoltare.

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La storia del nuovo logo.

Il fatto di essere una graphic designer mi ha sempre aiutato molto con il blog, ma essere il cliente di sé stesso può risultare molto più complicato di quanto possiate immaginare. So che le mie amiche blogger che mi stanno leggendo ora mi capiranno. Così dopo aver fatto mille prove, aver avuto mille dubbi (molti ancora presenti) e aver stressato tutti intorno a me (ringrazio particolarmente il mio ragazzo, Jenny e Iole per la pazienza) ho scelto.

Volevo un logo versatile, che mi permettesse di giocare molto (anche nei video) e che mi rappresentasse. Visto quello che vi ho raccontato fino ad ora, penso che vi sarete immaginate un uccellino come simbolo… e invece no. Cercavo qualcosa di più grande, che potesse contenere in sé Kiki, voi e tutti i contenuti del blog.
Da qui l’idea del veliero pirata, rigorosamente rosa (tra poco vi spiegherò perché), con il riferimento all’acqua, ovvero il mio lago, e al mondo della scoperta.

Ed ecco alcune curiosità:

1. Forse non sapete che io porto da quando avevo circa 15 anni un anello pirata sull’anulare della mano sinistra, regalo di mio nonno, forgiato partendo da un mio disegno da un orafo in pensione di Meina che ha realizzato anche alcuni gioielli per Lady Diana. Ovviamente il mio non è paragonabile ai gioielli di Lady D, ma ci sono comunque molto affezionata. Tanto che ne ho più di uno, non si sa mai che lo perdo!

2. Sono un tantino fissata con il concetto di navigazione, esplorazione e pirati… Sarà che di cognome faccio Colombo. Pensate che Cristoforo ha scritto delle lettere sul resoconto del suo viaggio verso le Americhe ad un parroco di Angera (città sulla sponda opposta di Meina – dove abito).

3. Sul Lago Maggiore ci sono stati i pirati! E ogni volta che trovo qualcosa di particolare in spiaggia spero sempre sia un tesoro nascosto.

4. Mentre stavo apportando queste modifiche al blog hanno ritrasmesso la saga Pirati dei Caraibi in tv, tra i miei film preferiti. Un segno del destino?

Per quanto riguarda i colori ho scelto di mantenere l’azzurro di Fashion Dupes, a cui sono molto legata, ma di aggiungerci un po’ di rosa. Mi hanno spesso criticato il massiccio uso di rosa durante i miei progetti universitari. Ma perché questa cosa deve essere un aspetto negativo, quando può diventare una mia caratteristica peculiare? Ed ecco a voi il rosa!

Love – Dream – Explore

Ogni pirata aveva un suo motto e io ne ho addirittura tre! E sono: Love, Dream e Explore.
Queste tre parole rappresentano ciò che mi porta a fare nuove scoperte, viaggiando realmente o virtualmente, attraverso i contenuti che troverete sul blog.
Love: perché alla base di tutto per me c’è l’amore! Quell’amore così forte che ti spinge ad essere attratto (e quasi consumato) da qualcosa in maniera travolgente, che sia la fotografia, la musica o i gatti.  Senza amore, senza passioni per me la vita intera non ha senso.
Dream: perché le passioni mi fanno volare e sognare. E sono convinta che nella vita i sogni sono indispensabili e necessari per diventare protagonisti della propria storia, della propria vita, smettendo di esserne semplici spettatori.
Explore: perché come avete capito adoro scoprire cose nuove e poi raccontarvele qui per condividere con voi le mie esperienze.

Queste tre parole mi hanno convinta ancora di più che la nave poteva essere il simbolo giusto.
Perché come ha detto Jack Sparrow:”Dovunque vorremo andare andremo, una nave è questo in realtà. Non è solo una chiglia, con uno scafo e un ponte o delle vele, sì, la nave è fatta così, ma ciò che una nave è… ciò che la Perla Nera è in realtà… è libertà.”
E io voglio portarvi con me, a bordo della mia nave, ad esplorare nuovi mondi, scoprire nuove tendenze e fare quattro chiacchiere davanti ad un bicchiere di rum una tazza di caffè… e sempre con estrema libertà.

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Quindi oltre al nome, cosa cambia?

In realtà avevo già iniziato a parlarvi di altro, anche se il nome Fashion Dupes faceva pensare solo a moda e bellezza. Finalmente riuscirò a parlarvi più spesso di viaggi, tech e in generale di lifestyle senza aver il timore di essere troppo fuori tema.

Mi piacerebbe condividere ancora di più con voi le mie esperienze, anche grazie ai video e al mio canale YouTube.

E per le amiche straniere, finalmente il blog è ufficialmente in due lingue. Vi basterà selezionare la bandiera in alto a destra per passare da italiano ad inglese. Sto ancora sistemando il layout, quindi se notate qualche bug fatemelo sapere. :)

Ci sono un po’ di tesori da trovare sulla mia mappa… ma li scopriremo uno alla volta, insieme.

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