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Buongiorno dupers,
Gli anni venti sono in assoluto i miei preferiti. Se potessi, come in un film di Woody Allen, tornare indietro nel tempo questa sarebbe la prima decade che vorrei vedere!
Il 10 gennaio, a Milano, ho avuto un’opportunità molto simile.
Grazie ad IgersMilano ed al FAI ho potuto visitare l’albergo diurno Venezia.
Appena sono entrata mi sono sentita come in una grande capsula del tempo.
Super consigliato a chi è amante del passato e a chi vuole scoprire una Milano inaspettata!
Io avevo già visto qualche foto su Instagram e da amante degli anni ’20 non volevo assolutamente lasciarmi scappare questa occasione: una visita con nuovi e vecchi amici amanti della fotografia.
Così ho cercato di indossare qualcosa che mi aiutasse ad immedesimarmi con l’atmosfera, anche se devo dire che il luogo era così intenso che non ne avevo bisogno, ma che allo stesso tempo mi permettesse di sopravvivere al freddo di Milano.
Alla fine ho optato per un vecchio cappotto delle zie (che avevo sistemato qualche settimana prima) delle scomode scarpe con il tacco, un paio di collant fiorate (che avevo comprato durante i saldi di qualche anno fa ed erano rimaste inutilizzate), eyeliner e rossetto per concludere l’opera.
Il magico albergo diurno è nascosto nel sottosuolo di Piazza Oberdan, precisamente nella fermata Porta Venezia della metro rossa.
In questo luogo i viaggiatori potevano concedersi qualche ora di riposo e ripulirsi, dopo il viaggio sul treno a vapore, con dei servizi che oggi definiremmo senza subbio spa.
Vi erano bagni pubblici, terme, un barbiere e una parrucchiera, servizi di manicure e pedicure, docce, una stireria e persino un ufficio postale.
Da pendolare direi che vorrei un posto simile tutt’oggi!
Quando sono entrata mi sono subito sentita una signora d’altri tempi in viaggio verso l’ignoto, nella mente le note di “Let’s Do It” di Cole Porter, con una gran voglia di scoprire ogni singola stanza.
Mi è capitato più volte di leggere sui giornali di come alcuni luoghi siano rimasti congelati nel tempo, e ogni volta avrei voluto visitarli dal vivo.
Una volta messo piede nell’Albergo Diurno Venezia tutto il caos della città scompare e ti sembra di essere tornato indietro davvero nel tempo, fino al 1925!
Il tutto fu progettato dall’architetto Piero Portaluppi e venne realizzato tra il 1923 e il 1925.
Nel 2006 fu chiuso al pubblico, dopo decenni di abbandono.
Sotto centimetri di polvere si sono conservati intatti arredi e rivestimenti ricercati, tutti in stile decò.
Pensate che vi sono anche alcuni oggetti d’epoca ancora chiusi nelle vetrine!
Parlandone con un’amica ho scoperto che un gruppo di studenti del Politecnico di Milano si sono occupati di una delle fasi del restauro, deve essere stata un’esperienza unica.
Dopo un eccellente lavoro di restauro ora sono di nuovo accessibili al pubblico in giornate di apertura straordinaria.
Non me lo aspettavo così grande e così “perfetto”, congelato nel tempo.
Sono tante le stanze da scoprire, ognuna unica per la ricercatezza dei dettagli.
Io lo consiglio a chi è amante del passato e a chi vuole scoprire una Milano inaspettata!
Se siete interessati alla visita controllate sul sito del FAI, o attraverso gli eventi Facebook, per scoprire le giornate d’apertura.
4 comments
ELISA
un posto davvero unico! wow!
Fashion dupes
Assolutamente! :D
alessia milanese
Un posto veramente speciale!
Alessia
THECHILICOOL
Fashion dupes
Concordo! :D