Buongiorno dreamers,
riprendo finalmente il mio diario di viaggio negli States.
Vi avevo lasciati a Flagstaff, la città con il cielo stellato più bella del mondo.
Oggi vi parlerò del settimo giorno.
Se vi siete persi la prima parte del nostro road tour vi consiglio di leggere il primo articolo, il secondo articolo, il terzo articolo e il quarto articolo.
In questo articolo troverai informazioni su: Petrified Forest, Painted Desert, Page.
Day 7 – Petrified Forest
La mattina appena svegli abbiamo abbandonato con grande felicità il terribile motel.
Per la colazione abbiamo deciso di fermarci in uno Starbucks di un centro commerciale di Flagstaff. Un ottimo frappuccino con brioches ci ha aiutato a dimenticare il tremendo alloggio.
Con la pancia piena, abbiamo ripreso il viaggio in direzione di un nuovo deserto.
Il parco nazionale Petrified Forest comprende anche il Painted Desert, dunque in un solo tragitto vedrete due panorami molto differenti.
Se entrerete, come noi, dal sud incontrerete prima la Petrified Forest, trovando il Painted Desert uscendo al nord.
Essendo un parco nazionale rientra nella tessera dei National Park di cui vi avevo parlato.
Prima di spiegarvi nel dettaglio le caratteristiche del parco, vorrei spendere due parole sui negozi di souvenir.
Come in ogni parco, troverete fuori i mercatini non ufficiali e all’interno quelli ufficiali.
In questo caso però dovete fare più attenzione perché vi sono molti falsi, in quanto alcuni rivenditori non ufficiali spacciano delle pietre semplici per legno pietrificato. E lo fanno pure con prezzi elevati.
Se volete un ciondolo come ricordo vi consigliamo di prenderlo nei negozi ufficiali, che sono sempre dopo l’ufficio del ranger. I negozi tra il cartello di inizio parco e l’ufficio del ranger non sono invece quelli ufficiali.
Ovviamente non si possono toccare o rubare pezzi di legno all’interno del parco.
Come sempre vi consigliamo di portarvi acqua e cibo in abbondanza prima di attraversare un parco simile, dato che non sono presenti bar o negozi di alimentari, se non alle uscite.
In questo parco non sono presenti strutture per campeggio, ma è possibile dormire nella propria tenda previo permesso del ranger.
Come negli altri parchi il tragitto principale si può fare in macchina o a cavallo, mentre sono presenti sentieri secondari eseguibili solo a piedi o a cavallo.
Dopo una foto di rito insieme al cartello d’ingresso, grazie aa due strani anziani che mi hanno fatto i complimenti per gli occhiali, inizia finalmente la nostra avventura nel parco.
Nonostante sia un deserto il clima è molto diverso da quello di Joshua Tree.
A parità di temperature e di orario, il caldo percepito è decisamente più sopportabile, grazie anche alla presenza del vento.
La Petrified Forest è composta da una distesa di innumerevoli tronchi pietrificati.
In passato questa zona era ricoperta di alberi con abbondante acqua e fauna, ma dopo diversi mutamenti climatici la situazione è cambiata notevolmente. Durante il triassico, circa 225 milioni di anni fa, l’inaridirsi della zona ha portato alla morta e alla successiva pietrificazione di tutti gli alberi.
Oggi li possiamo ammirare, prestando particolare attenzione ai diversi colori degli anelli midollari.
Nonostante il numero di turisti e la presenza del vento la zona è molto silenziosa, anche se meno di Joshua Tree.
Painted Desert
Viaggiando verso nord si incontra il maestoso deserto dipinto.
La sua caratteristica principale è la grande vastità di colori: dal giallo al bianco, dal rosso al marrone.
Li noterete differenti anche in base alle condizioni climatiche e all’ora del giorno.
Viene definito “dipinto” in quanto è composto da diversi strati di rocce che contengono ferro e manganese, che ne causano i colori.
Dal 1920 i paleontologi cercano e trovano fossili di dinosauri all’interno del parco.
Puerco Pueblo e Newspaper Rock
Gli abitanti di Puerco Pueblo costruirono questo villaggio settecento anni fa, basato sull’agricoltura. Ospitava quasi 200 persone, ed ora è visitabile con un percorso dedicato.
Mentre Newspaper Rock è una pietra che presenta differenti incisioni di pittogrammi, probabilmente degli stessi anni.
Route 66
Poco prima dell’uscita a nord passerete sopra la Route 66.
Simboleggiata da una panchina a tema ed una vecchia auto arrugginita abbandonata in mezzo ad un prato.
Come sempre una delle cose più belle è la vastità dei territori e del cielo, che sembrano non finire mai.
All’uscita del parco, affamati, abbiamo subito cercato un posto dove pranzare… ma dato che era praticamente ora di merenda abbiamo trovato aperto solo Cesar Pizza.
Sicuramente molto diverso dalla pizza italiana, ma non male come potete pensare.
Road
Questo è il tragitto del settimo giorno, fino a Page dove abbiamo soggiornato al Comfort Inn & Suites Page.
Decisamente molto più costoso rispetto ai nostri soliti hotel, abbiamo speso più del doppio. Purtroppo però era alta stagione, prenotavamo sempre la sera prima per il giorno dopo e Page è una città molto turistica in quanto si trova in un punto strategico per i road tour.
Sicuramente, dall’altro lato, questo è stato uno degli hotel più belli in cui abbiamo soggiornato, con una camera enorme, cuscini comodissimi, colazione super abbondante, struttura nuovissima.
Page
Ed ora per gli stomachi più forti, vi raccontiamo come si è conclusa la giornata.
Dopo aver abbandonato le valigie in hotel durante il tramonto, abbiamo girato la città in macchina per decidere dove andare a cenare. Nel tragitto abbiamo notato più chiese che altro. Sono una accanto all’altra, per un totale che sfiora la decina.
Abbiamo provato a cercare un posto dove si vedessero bene le stelle, ma non abbiamo avuto la stessa fortuna di Flagstaff.
Dunque abbiamo parcheggiato in centro e abbiamo assistito ad una classica festa di paese americana.
Purtroppo però abbiamo scelto il ristorante sbagliato dove cenare… i piatti cercavano di imitare la cucina messicana ed italiana, ma senza riuscirci.
Ancora una volta non soddisfatti del nostro piatto siamo andati a dormire senza aver digerito!
15 comments
Ilenia Zito
Bellissime foto e bellissimo viaggio, spero un giorno di poter visitare anch’io questo posto meraviglioso :)
Ilenia’s wardrobe
http://ileniaswardrobe.blogspot.it/
Rock n Mode
prendo appunti *_* Un viaggio da sogno, spero di fare anch’io questo percorso, un giorno! Foto stupende!
alessandra
che viaggio fantastico, ti sto quasi invidiando! Bellissime foto!!
Alessandra
Fabiola Tinelli
Eh be’ è il viaggio dei miei sogni! Ogni volta mi ritrovo a sperare di andarci al più presto!
Giulia Federigi
Che foto meravigliose, prima o poi farò anche io questo viaggio!
alessia milanese
Un biaggio stupendo e che foto sttupende!
Alessia
THECHILICOOL
FACEBOOK
Kiss
ELISA
te lo invidio questo viaggio!
Nameless Fashion
Blog
Tatiana Biggi
Il viaggio della mia vita <3
Kiss
tatilovespearls.com
chiaravogue
Che bello!!
Ti aspetto sul mio blog, è online un nuovo post :)
Chiara | Vogue at Breakfast ♥
Claudia Piccirillo
che voglia di partireeeeeee!!!!
bellissimo il tuo racconto e che belle foto!!!
claudia
http://www.piccislove.com
Flaviana Boni
Che viaggio meraviglioso!
Miriam Di Domenico
Sembrano scene di un film per quanto son belle :)
Bisous,
Mia ♡
Becoming Trendy
thegummysweet
mamma mia che paesaggi stupendi!
Roberto Syrious
ma woooow super wow
che invidia! un viaggio stupendo
xoxo
Syriously in Fashion
Lo stile di Artemide
come sempre rimango incantata dalla bellezza dei territori del centro America. Poi quella del parco con i tronchi pietrificati non la sapevo proprio!